La Piola. Con la P maiuscola in un quartiere (Cenisia) quanto mai popolare come rivela la presenza del mercato (di corso Racconigi) più lungo d’Europa e il secondo come grandezza a Torino (dopo Porta Palazzo): un locale che sprizza popolarità nei piatti serviti, nell’atmosfera che si respira, nella varietà dei suoi avventori, nell’atteggiamento superfamiliare delle due sorelle, figlie dello storico Celso che ancora bazzica in piola, dispensando fette di salame e battute di spirito in dialetto veneto.
Da Celso non c’è un menù scritto, non ci sono prezzi dichiarati, ma il bello forse è proprio quello: mangi a seconda della fame che hai; a pranzo uno, due, tre o quattro antipasti, un primo e/o un secondo ma difficilmente si spende più di 15 euro.
Non c’è un piatto forte, tutto è buono e fatto in casa: dal vitello tonnato ai gnocchi o ai tajarin; ma i miei preferiti restano l’insalata russa (verdura morbida ma ancora compatta, con il giusto grado di acidità e un velo di delicata maionese) e le tagliatelle al ragù (spesse e ruvide con un sugo di carne ricco e saporito), a cui non si può non fare scarpetta con il loro ottimo pane casareccio.
Dolci della tradizione: torta di mele, pesche, pere e cioccolato, panna cotta, bunet, bugie (a Carnevale).
Ho mangiato: tagliatelle al ragù di carni misti, gnocchi al pomodoro, ravioli al burro e salvia, insalata russa, vitello tonnato, arrosto con contorno, baccalà al pomodoro, torta cioccolato e pere, panna cotta, bugie.
Piola da Celso
Via Verzuolo, 40
011 433 1202
LUN – SAB: pranzo GIOV – SAB: anche cena
2 commenti
Ho pranzato con la mia famiglia la sera del 19 maggio. Ci siamo trovati molto bene sia per il cibo che per l’accoglienza. L’ho consigliato alle mie amiche. Ottimo il rapporto qualità prezzo
Bene: grazie del riscontro! Io effettivamente è un po’ che non ci torno, ma Celso di solito non delude per autenticità e semplicità.