Finalmente Torino ha la sua pizza Berberé.
Scoperta magicamente a Expo, su consiglio di gastronomi appassionati quanto Monsu Barachin che ad Expo avevano sperimentato un po’ di tutto in tema culinario, è uno dei ricordi più gustosi del cibo made in Italy preparato nella manifestazione universale di Milano.
Berberè nasce nel 2010 dalla passione per il cibo dei fratelli Matteo e Salvatore Aloe su due concetti base “light” e “slow”: il risultato è una “pizza stagionale biologica, buona da mangiare e da digerire, etica e sostenibile, frutto di ricerca continua su farine, fermentazione, topping, metodi di cottura e proprietà nutrizionali.” Gli ingredienti sono perlopiù Alce Nero, marchio di oltre mille agricoltori e apicoltori biologici, impegnati, dagli anni ’70, in Italia e nel mondo, nel produrre “cibi buoni, sani e che nutrono bene.”
Perché (ci) piace tanto la pizza Berberé?
Personalmente la trovo un ottimo mix tra la (molto torinese) pizza al padellino e quella napoletana dal cornicione più alto; in termini tecnici abbiamo “la sostituzione della lievitazione con la maturazione naturale”, non viene quindi utilizzato lievito chimico ma la pasta madre viva: un processo di maturazione che dura almeno 24 ore a temperatura ambiente che si fonda su “un inedito metodo di fermentazione totalmente privo di lievito, basato sul processo fisico di idrolisi degli amidi (Il colore bruno della crosta ad esempio è dato dalla caramelizzazione di questi zuccheri semplici)”. L’impasto base ricavato da pasta madre e farine semi integrali macinate a pietra garantisce quindi una altissima digeribilità e un gusto riconoscibile, mentre la “selezione e la miscela di farine diverse dal grano (farro, enkir, kamut) rappresentano valide alternative dal punto di vista organolettico.”
In più i pizzaioli, come veri chef, trattano la farcitura delle pizze (quello che loro chiamano il ‘topping’) come veri e propri piatti cucinati utilizzando solo ingredienti biologici e stagionali, associati tra loro in abbinamenti classici e inediti e “trasformandoli” il meno possibile.
Il contesto completa la soddisfazione: un ex-fabbrica dismessa che i colori vivi, le grafiche pop, la street art alle pareti (bellissimi wall painting di TO/LET e Andrea Bruno) hanno iniziato a una nuova vita.
La struttura che ospita la pizzeria è Binaria, uno spazio del Gruppo Abele vero e proprio centro commensale con la bottega con i prodotti di Libera, una libreria (La Torre di Abele) e uno spazio per i laboratori interattivi con i bambini.
Le pizze sono tutte ottime, dalle più semplici come la Fiordilatte (7,50 euro) alle più complesse come quelle (del menù invernale) con bietole al vapore, patate al forno, scaglie di parmigiano e fiordilatte (12,50) oppure con Salsiccia di Mora Romagnola, cipolla rossa in agrodolce, fiordilatte (12,50), Speck, gorgonzola DOP, noci, miele (13,50) e Prosciutto crudo, burrata, olio all’arancia, fiordilatte (14,00).
Molto bella l’dea di servire la pizza già tagliata a fette per favorirne la condivisione e facilitarne il consumo anche con i bimbi; possibilità di far precedere la pizza con qualche ‘cicchetto’: Burrata, acciuga, origano (5,00), Crostino di pane e ‘nduja di Spilinga (5,00), Bufala di Caserta su una fetta di pane e un filo d’olio d’oliva (6,00), Uovo al tegamino con crema di peperoni arrostiti e pecorino romano (5,5).
Birre artigianali, bibite dal sapore vintage (chinotto, cedrata, …) e un posto d’onore per i dessert (6,00): tradizione rivisitata per il semifreddo al tiramisù con crema di caffè, limone e cardamomo, semplicità deliziosa per la cheesecake ai lamponi o la mousse al cioccolato Majani e arancia. A pranzo è aperta solo il sabato e domenica, ma in questo orario è possibile approfittare dell’offerta HAPPY LUNCH, ovvero pizza fiordilatte e birra piccola a soli 10 euro (compreso acqua e coperto).
Ho mangiato: insalata di arance, pecorino e noci, pizza con pomodoro, fiordilatte, basilico, pizza con patate al forno, bietola saltata, parmigiano reggiano, fiordilatte, semifreddo al tiramisù con crema di caffè, limone e cardamomo, cheesecake ai lamponi.
Berberé Pizzeria
Berberè Centro – Piazzetta Madonna degli Angeli, 2 · 011 1884 1142
Berberè Porta Palazzo – Via Gian Francesco Bellezia, 24 · 011 1951 0090
Berberè Binaria – Via Sestriere, 34 · 011 026 7530
berberepizzeria
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LUN – DOM: cena
SAB e DOM: anche pranzo