Dimenticate sushi, maki e yaki soba (noodles), il cibo più rappresentativo dell’inverno giapponese è un piatto fumante di ramen (ラーメン,拉麺), ovvero tagliolini di tipo cinese di frumento (con o senza uovo) serviti in brodo di carne e/o pesce, spesso insaporito con salsa di soia/miso/pasta di sesamo e con guarnizioni come uova marinate barzotte (tuorlo ancora morbido), maiale affettato (チャーシュー chāshū), alghe marine secche (海苔 nori), kamaboko, germogli di soia, cipollotto verde e semi di sesamo.
Monsu Barachin con il cuore e lo spirito in Giappone ma con il corpo a Torino, cerca di vincere il freddo di questi giorni proprio con i ramen, provando un locale di Torino che ha fatto del piatto giapponese la propria bandiera.
Di giapponese però solo le ricette e l’ambientazione perché il titolare, appassionato di Giappone, è l’italianissimo Luca che dà il nome al locale e in cucina e in sala collaboratori più locali che nipponici; tuttavia i piatti, sia il ramen, ma anche gli edamame, ovvero i baccelli di soia verde sbollentati e salati (anche in Giappone serviti come starter e con l’aperitivo) e i gyoza avevano un gusto autentico del Sol Levante e non troppo (per fortuna) addomesticati al gusto italiano.
In pausa pranzo in settimana è previsto un menù a 10 euro questo che comprende i sopraccitati edamame, un ramen sa scelta tra quattro tipi (salsa di soia, pasta di sesamo, …) e l’acqua. Tra gli starter non compresi nel menù a 10 euro: gyoza, onigiri, tonkatsu e come dessert: mochi, ovvero riso glutinoso con ripieno di pasta di fagioli rossi azuki, normale o con sesamo nero.
I ramen piacciono anche ai torinesi e a breve Ramen Ya- Luca aprirà un’altra sede nella zona della movida di San Salvario. Monsu Barachin, da Japan addict qual è, gradirebbe anche un accoglienza dal personale in sala in stile giapponese, ovvero più intima e gentile. E’ un consiglio!
Arigato gozaimasu!
Ramen-ya Luca
Via San Domenico, 24/F
011 765 32 40
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Pranzo e cena. Chiuso lunedì e domenica sera.