Non la solita pizza (sei tipologie differenti), non la solita farina (farina di grano 100% italiano macinato a pietra e ricco di fibra, di tipo 1 e integrale), non i soliti ingredienti.
Mangiare qui – pranzo o cena è uguale, forse a pranzo è solo un po’ più facile trovare posto – è un’esperienza gastronomica nel mondo della pizza.
Con Massimiliano Prete – maestro lievitista, pasticcere e pizzaiolo – che ti prende per mano e dei suoi impasti ti fa innamorare.
Io l’ho scoperta grazie a Langhuorino qualche mese fa, poco prima che aprisse in città (prima di Torino, Alba e Saluzzo) e ho assaggiato un po’ di cose nella press preview di metà dicembre.
Pronto quindi a guidarvi e consigliarvi nel percorso della pizza da Gusto Madre.
La prima volta andate in due: uno fa il menù degustazione e assaggia tre pizze (la Fa Croc®, reinterpretazione della tradizionale focaccia romana imbottita con alta percentuale di farina macinata a pietra e germe di grano, la CROCCANTE, un impasto con un alto grado di idratazione a lievitazione mista ed una lunga fermentazione in massa, e il PIZZOTTO, pizza soffice molto alta servita a spicchi), l’altro assaggia il GUSTO AUTENTICO senza lievito, ovvero con un impasto realizzato con il metodo dell’idrolisi che innesca una fermentazione spontanea senza l’aggiunta di alcun lievito.
La seconda volta ci andate in gruppo è iniziate con la PALA, 50 cm di pizza servita sul legno da condividere; questa è la preferita del tristellato Enrico Crippa che, per la sua leggerezza l’ha definita “Un soffio d’aria”, un equilibrio perfetto tra impasto soffice ed impasto croccante. Dopo ognuno (ri)assaggia la sua preferita (per Monsu Barachin è ardua lotta tra la Fa Croc® e il Pizzotto) cambiando eventualmente ingredienti e farcitura.
Lasciate uno spazio per i dolci, che non sono i soliti dolci.
Parliamo di alta ristorazione e raffinata pasticceria quella su cui si muove, l’altro socio Fabio Ciriaci, pastry chef, che realizza dessert “definiti architetture di bontà e bellezza, abbinando ingredienti ricercati e maestria delle lavorazioni in un connubio perfetto di consistenze diverse”.
Il preferito di MB, di questa stagione, è Il Sottobosco, apoteosi della nocciola in varie forme e consistenze, un po’ meno convinto da La Mela, più bello (effettivamente splendido ed esteticamente perfetto) che buono, ma in ogni caso soddisfacente: un semifreddo – quello della mela – effettivamente un po’ troppo freddo e porzionabile con qualche difficoltà.
Si può bere una birra (artigianale), un vino anche al calice.
Se avete dei dubbi, in sala il terzo socio Massimo Palumbo saprà consigliarvi il meglio da un menù che è già comunque un atlante della pizza, da leggere e ri-leggere ogni volta, perché della pizza, e delle pizze di Gusto Madre, non ci si stufa davvero mai.
Sesto Gusto Torino
Via Giuseppe Mazzini, 31/A – 011 1889 4434
Via Stampatori, 6 (angolo via Barbaroux) – 011 06 00 532
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Chiuso il martedì tutto il giorno e la domenica a pranzo.