Ci sono i locali appeni aperti, di cui tutti parlano e che anche gli instagrammer e i food influencer, cavalcando la moda del momento, raccontano spesso senza esserci nemmeno stati di persona, e poi ci sono i locali aperti da anni, che continuano nel quasi silenzio mediatico un lavoro attento e scrupoloso.
E’ il caso del Brigantino, un ristorante tra Parella e Campidoglio, specializzato in (ottima) cucina di pesce, ma anche con qualche piatto di terra in menù.
Un menù alla carta dove non mancano i crudi e tutto il repertorio dei piatti di mare dagli antipasti ai secondi rivisitati in chiave creativa, ma che Monsu Barachin – gourmet e a bon pat – trova particolarmente interessante a pranzo dove sono proposti due menù ‘colazione di lavoro’ a 19 e 23 euro rispettivamente per antipasto e primo e antipasto e secondo, comprensivi entrambi di coperto, acqua caffè.
Tre scelte per ogni tipologia di antipasti, primi e secondi, dove troviamo soprattutto pesce, ma anche qualche piatto di terra tra carne e scelte vegetariane.
Io ho mangiato degli ottimi gamberoni in crosta di panko e maionese speziata e un altrettanto soddisfacente baccalà confit con crema di fagioli cannellini, cime di rapa, zenzero e tartufo: leggerezza, sapore e bellezza.
Non potevo chiedere di più.
Un plauso particolare per questo understatement – tra l’altro molto torinese – in questo periodo di chiasso da social network.
Il Brigantino
Via Alpignano, 16c
339 270 9637
www.ilbrigantinotorino.it
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LUN – SAB: pranzo e cena
Chiuso la domenica.