Corsi e trascorsi della cucina torinese.
Era il 2004 e io varcavo per la prima volta la porta e la scaletta interna di quello che era il Cubico: la cucina, per me all’epoca super neofita, era contemporanea, innovativa, buona. Ci tornai l’anno dopo, sempre ammirato da quella cucina di livello giocosa e soddisfacente.
Nel frattempo il Cubico chiuse, aprì (e chiuse) La Scaletta e poco prima dell’estate lanuova apertura e nuova gestione con il cuoco Consonni.
L’atmosfera elegante e raccolta e l’essenzialità sono quelle che provai tanti anni al Cubico, la cucina è oggi a metà tra tradizione, soprattutto piemontese, e qualche sperimentazione: millefoglie di scamone e mousse di sedano rapa, involtino di Fassone con robiola di Roccaverano e mojito, gnocchi di patate con borragine e guanciale croccante ma anche biscotto salato con baccalà mantecato e zucchino e merluzzo in crosta di salvia e amaranto.
Questo a cena con prezzi – a piatto – tra i 14 e i 18 €.
A pranzo cambia tutto.
L’offerta, il prezzo, il menù (primi: 7€, secondi: 8, primo + secondo: 13).
Io ho mangiato manzo tonnato e zuppetta d’orzo con trombette, patate e curcuma: piatti semplici, gustosi, ben eseguiti.
Forse un po’ più di creatività nel menù del pranzo e ci torneremo ancora più volentieri, anche perché non è facile trovare un pane da lievito madre fatto in casa così buono e profumato e dolci che sono piccoli regali – anche nel prezzo: 3€ – per il cliente.
Cubique
Via Saluzzo, 86/b
011 414 98 86
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LUN – VEN: pranzo e cena SAB: solo cena
Chiuso domenica e sabato a pranzo.