Sostenibilità, rispetto per l’ambiente e sapori mediterranei
Li trovate tutti, da fine novembre scorso, in un nuovissimo e colorato locale del centro.
Lo ha aperto Tito e sono passati oltre tre anni da quando lui, amico di fratello di amica, mi contattava per chiedermi consigli sparsi sulla situazione ristorativa e gastronomica torinese e per confrontarsi su quella che era una sua idea imprenditoriale.
Nel frattempo c’è stata una pandemia, il comparto ristorativo è stato messo alla prova e tanti locali hanno pure chiuso. Ma Tito ce l’ha fatta, virando un po’ la sua idea nei confronti delle tematiche sempre più urgentidel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Quasi un concept bar dove tutto ha l’obiettivo di ridurre l’impatto nei confronti dell’ambiente: stoviglie compostabili, frutta e verdure per quanto possibile locali e stagionali, riduzione del consumo idrico.
Respeat vuol anche essere un luogo dove informarsi ed imparare, dove vengono organizzati incontri ed eventi per sensibilizzare i consumatori sui temi legati al rispetto ambientale e al consumo responsabile, dove è possibile acquistare libri sul tema.
I piatti? Per lo più vegetariani, con molte ricette che arrivano direttamente da Napoli, città d’origine di Tito.
Sono i sapori che ritroviamo nel carciofo ripieno, non di carne ma di legumi, nel riso con la verza, nel pasticcio di pasta al forno, nelle polpette di ricotta.
Respeat, aperto dalla mattina al tardo pomeriggio, è anche luogo da colazioni, anche queste tendenzialmente partenopee, con sfogliatelle, ricce o frolle, che arrivano, abbattute, direttamente da Pintauro.
Prezzi medi: 10 € ca. per il singolo piatto, ma con interessanti proposte e combinazioni da 13 a 23 €per il menu completo. Acqua, pane e caffè sempre offerti.
Tito sostiene che la sostenibilità sia un dovere morale di chi fa ristorazione.
E mi sa che ha proprio ragione.
Respeat
via Bertola, 27/A
371 69 22 821
www.respeat.it
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LUN – SAB: 07:30 – 20:30
Chiuso la domenica