Francesco nasce restauratore, diventa cuoco in Scozia e panettiere in Inghilterra a Cambridge, ma le origini sono orgogliosamente piemontesi, per la precisione, eporediesi.
I pani e l’ambiente conservano tuttavia qualcosa di anglosassone; il che, per me, che quel mondo lo adoro, non può che essere un valore aggiunto.
Pane rigorosamente a lievito madre ma con un grado di acidità basso, ottimi gusto e alveolatura. Sia nella versione base che in quelli più particolari come il pan frutto con 100% segale, frutta secca e disidratata e i pani speciali, che cambiano giornalmente: fichi secchi e noci, pomodori secchi e pesto, peperoni e acciughe, toma della Val Chiusella e verza, lo challah (il venerdì).
Interessanti anche gli altri prodotti di panificazione: focaccia barese, pala romana e offerte stagionali come la focaccia all’uva fragola e tutto il mondo delle viennoiseries contraddistinte dal mood rustico e artigianale, come gli strudel (piemontesi) con mele e crema, croissant, trecce.
Canavese delle origini infine nelle paste di meliga e nei canestrelli che riportano Francesco a casa.
E noi clienti alle cose buone e semplici di una volta, che non deludono mai.
Cerea Artisan Bakery
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