Viva i perlinati, viva i menu rilegati con le spirali, viva i locali d’antan dove gustare pizza al padellino e farinata. Buone.
I local di Cenisia e San Paolo lo conosceranno sicuramente.
Per me Spiga D’Oro è stato una bellissima scoperta, un vero tuffo negli anni ’60 e ’70: antipasti, primi (tra cui una nostalgica minestrina) e secondi, ma qui si viene per pizza e farinata. Che sono come devono essere: farinata con il giusto equilibrio di croccantezza e morbidezza e la pizza del giusto spessore e farcita in modo abbondante.
In questa botta di nostalgia la mia pizza aveva un topping generoso di gorgonzola e cipolle che non si poteva non accompagnare a una Moretti ghiacciata; le mie compari una wurstel e una gorgo e noci (bianca), non male anche le loro.
Prima un antipasto di salumi e sott’accetto senza infamia né lode ma servito con un ottimo pane di loro produzione, a metà tra una pinsa e una pita.
Alla Spiga d’Oro ci si sente in famiglia per l’accoglienza di madre e figlia, titolari, per la presenza per lo più di habitué: che prendono sempre la stessa pizza, con modalità di cottura che i titolari conoscono bene (“Mi raccomando, ben cotta!).
Che bello trovare ancora posti così, custodi della vita ristorativa di quartiere: vorrei non scomparissero mai.
Spiga D’Oro
Via Cesana, 73
011 447 6201
Sempre aperto.
Chiuso solo domenica a pranzo.