Nomen omen.
Ovvero di come le cromie di un grande e barocco lampadario in vetro soffiato abbiano ispirato il nome del locale: bariolé, che in francese significa appunto variopinto.
Variopinti sono poi anche i piatti che stupiscono per la grazia formale e gli accostamenti cromatici con cui sono composti.
Protagoniste le crèpes, anche in versione galettes (con grano saraceno), dolci o salate più una serie di piatti tra il naturale e l’esotico, mai scontati.
Io ho assaggiato un ottima galette primaverile con asparagi, uovo all’occhio di bue, mousse di caprino e speck (8 €), ma era anche molto invitante quella con sole verdure salate con lo zenzero (formaggio e maionese thai – 6) oppure quella con gamberi scottati, spinaci saltati, creme fraiche, insalata e formaggio.
Tra le non-crèpes, insalate (verdure, caprino, uovo in camicia, semi, crostini – 6 €), noodles con verdure, salsiccia e zenzero (6,50) e braburger con insalata, patate al forno e maionese della casa (7).
La conclusione non può che essere a base di crèpes dolci o pancakes, che gli habitué del locale mi hanno raccomandato per bontà e morbidezza. Io ho assaggiato un’ottima (e molto francese) crèpe con mele selvatiche e caramello salato (4€), diversamente altre ancora più golose con gelato, cioccolato, frutta fresca o ripieni base (marmellate bio, suzette, nutella) e un prezzo tra i 3 e i 5 euro.
Io ho pasteggiato con un sidro dolce (disponibile anche secco) della Normandia molto aromatico ma in menù anche birre artigianali e una buona scelta di etichette in bellavista all’interno del locale.
Tempistiche tra preparazione piatti e servizio ancora da aggiustare (il locale è stato aperto poco più di sei mesi fa’) ma in ogni caso una pausa pranzo soddisfacente: Vive la France, Vive les crèpes!
Bariolé
Via Giambattista Gropello, 6
393 888 3880
www.bariole.it
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LUN – SAB: pranzo e cena
Chiuso la domenica.