Amo da sempre i piatti della cucina emiliana – spingendosi nella bassa fino al Mantovano e Cremonese – che trovo corposi e rassicuranti: tortelli di zucca, salumi caserecci, erbazzone; tutto innaffiato dal frizzante succo d’uva locale, Sua Maestà il Lambrusco.
Quello che non sapevo è che storicamente il lambrusco si beve in scodelle simili a quelle per il caffelatte, solo un po’ più piccole con una ritualità che la dice lunga sulle abitudini e i gesti alimentari italiani.
Il locale torinese non a caso si chiama Le Scodelle proprio come quelle bianche, un po’ vissute e sbeccate con cui ho bevuto un ottimo lambrusco mantovano nella mia pausa pranzo.
Un piccolo spazio sui toni del rosso all’incrocio tra le storiche via Stampatori e via Barbaroux che nella bella stagione raddoppia nel dehors e un menù differente tra pranzo e cena.
A pranzo una formula (9/13 euro) che comprende un piatto a scelta tra primi, secondi, insalate, verdure e salumi tra tradizione emiliana/mantovana e italiana, un antipasto offerto dalla cucina, acqua (ma qui si beve vino in scodella) o birra e caffè.
Io sono stato proprio bene: un‘attenzione al servizio e una preparazione dei piatti non comune in pausa pranzo e una dolce conclusione (4/5 euro) molto piacevole: ‘sbrisolina’ scomposta con ricotta e confettura di ciliegie di Vignola bio.
Le Scodelle – Cucina e Vini
Via Stampatori, 16/C
011 7641623
http://www.lescodelle.com/
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MART – SAB: pranzo e cena LUN: solo cena
Chiuso la domenica.